Mix and match
Cos'è il mix and match nell'arredo?
Nei prossimi articoli andremo a trattare più che una moda, un vero e proprio modo di vivere l’arredo per i propri spazi, ovvero quello di mescolare e mischiare tra loro colori, stili, materiali e oggetti. Il punto di partenza è un’estrema libertà di gusto:
non c’è nessuno che vi obblighi a scegliere per il nostro giardino o terrazzo un solo stile o l’arredo preconfezionato che propone un’azienda di design. Certo, gli elementi che andate ad accostare devono avere una certa coerenza. L’ideale è creare contrasti di successo mescolando tra di loro arredi diversi: le possibilità sono pressoché infinite, a patto di considerare alcuni punti fermi che di seguito chiamerò consigli, perché la parola “regola” suona tanto come un’imposizione e proprio non mi piace!!
Mescolare i colori
Consiglio n. 1: Gli effetti dei colori
I colori ci evocano sempre delle sensazioni, quindi bisogna sapere innanzi tutto cosa significa ogni colore e che sensazioni genera. Non è detto, per esempio, che le sedute attorno a un tavolo da pranzo debbano avere la stessa tinta e addirittura essere dello stesso modello. Mescolare crea vivacità. Sfatiamo una volta per tutte il concetto che avere le sedie spaiate fa raffazzonato: è superato e sdoganato da tempo.
Ma attenzione: non tutto si può mischiare. Non a caso, almeno. Ci sono colori che tra loro cozzano proprio, altri che – pur se molto diversi – si accostano armoniosamente proprio in virtù della loro differenza. È solo l’ambiente a decretare fino a che punto ci si può spingere nei contrasti.
Non proporrei mai a un cliente con uno stile classico un design troppo diverso per forme e colori: non riuscirebbe a farlo proprio e a viverlo serenamente. Lo spazio esterno pretende proprio di esser sentito come un’isola di relax personale e l’arredo deve andare in quella direzione: bisogna fare di tutto per renderlo un cocoon di bellezza e armonia.
Così per quelle persone dai gusti più tradizionali, consiglio loro un elemento di disturbo, come lo chiamo io.
Cos’è? È nella seconda regola, che vi spiegherò a breve.
Scegliere le dimensioni giuste
Consiglio 2: esistono misure differenti
Il buon senso pratico ci dice che bisogna sempre considerare e scegliere le giuste dimensioni per i nostri mobili da esterno. Ricordate che tutti gli elementi di un arredo sono collegati tra di loro: anche un semplice pouff va scelto di una dimensione appropriata a quella dell’angolo in cui andrà posato.
Grandezza, nell’arredo, non è sempre mezza bellezza. Gli arredi devono essere di una misura congruente all’ambiente per generare quel famoso senso di armonia che – dicevamo – rende il nostro spazio esterno un’isola di relax e bellezza.
Quindi, anche se vi siete innamorati perdutamente di quel grande dondolo e avete a disposizione uno spazio non esteso, beh, dovete rinunciarvi, a meno che non pensiate di poter allargare il giardino!! Per fortuna le aziende producono gli stessi arredi di diverse dimensioni e oggi più di ieri sono attente anche a chi ha a disposizione spazi più ristretti.
Non mi stancherò mai di ripetere che la parola chiave è ARMONIA.
Divertitevi a mixare i materiali
Consiglio 3: Mixate i materiali
Teak, metallo, midollino, polipropilene… Un materiale da solo non crea originalità, ma lo fa l’accostamento di più materiali!
Notate che spesso differenti stili sono anche caratterizzati da differenti tipologie di materiali, e questo ci porta direttamente all’ultima considerazione del caso: se volete divertirvi a mischiare stili differenti, iniziate combinando differenti materiali!
Solitamente a clienti dai gusti più classici che tuttavia vogliono un arredo da esterno contemporaneo propongo soluzioni che vanno in questa direzione: pezzi estremamente moderni mixati a elementi più tradizionali. Un tavolo in teak con le gambe in acciaio può essere benissimo accompagnato da sedute in midollino dalla forma meno sobria. Anzi, l’accostamento tra i due crea un insieme inusuale e non convenzionale che sicuramente non passerà inosservato!!
Il bello delle associazioni
Consiglio 4: Crea delle relazioni tra gli arredi
Considera i tuoi mobili come pezzi singoli che entrano in relazione l’uno con l’altro. Più saranno diversi i loro stili, più saranno affascinanti le relazioni dei vari pezzi tra di loro. Provate a considerare gli stili come contenuti, come storie: vi renderete conto che, proprio come nella vita reale, è probabilmente più emozionante raccontare due o tre storie di una sola, giusto? Due storie dicono molto più di una!
Creare un mix di design diversi dimostra una certa propensione e un coraggio per le scelte più diversificate. Sobrietà, design eleganti o romantici … Tutti questi attributi possono trovare personalizzate soluzioni per il proprio giardino o il terrazzo. Come la nostra personalità è composta da varie sfaccettature, anche molto dissimili tra loro, così andrebbe inteso lo spazio da arredare.
Ho avuto clienti con gusti estremamente moderni: prediligevano lo stile minimal e non pensavano che fosse possibile allestire il loro giardino e i loro interni in modo diverso. Eppure, quando ho proposto loro un elemento di disturbo, non lo hanno avvertito come un compromesso al loro gusto, ma anzi lo hanno considerato come un qualcosa in più: un vero e proprio arricchimento al loro arredo.
Ma l’elemento disturbo merita un discorso a parte.
La decorazione dell’outdoor è una forma d’arte
Consiglio 5: divertitevi a comporre il vostro spazio
Considerate il creare e provare nuove cose come la parte divertente del progettare il vostro spazio. Per me, almeno, è così: mi permette di giocare con la mia fantasia, appaga la mia ricerca di bellezza e armonia, mi dà proprio soddisfazione!
Come molti designer ci suggeriscono, mescolare diversi stili può diventare una forma di espressione creativa.
Qualsiasi artista veramente importante ha dovuto inizialmente trovare il suo stile personale e questo di solito si deve differenziare dalla massa… Sarebbe così banale acquistare in blocco tutto l’arredo così come ce lo propone un’azienda di design senza aggiungerci del proprio!
Perché, anche una volta che avete trovato l’azienda che corrisponde in pieno ai vostri gusti, il bello è metterci del proprio.
Scoprite il vostro stile personale (che spesso cambia con il passare del tempo) e, soprattutto, non dimenticate la cosa più importante: divertitevi a personalizzare quello che le aziende di design vi propongono!
Il famoso elemento di disturbo
Consiglio 6: osate con un oggetto inaspettato!
Quando ai miei clienti suggerisco un elemento di disturbo mi guardano sempre un po’ perplessi. È vero: la frase non è subito chiara, e voglio spiegarvela meglio.
Mi riferisco a qualcosa che in un arredo sia quel complemento assolutamente inaspettato. Può trattarsi di un colore, di un tessuto assolutamente non in linea con quelli esistenti – come ad esempio dei cuscini con fantasie accese su un salotto monocromatico -, ma ancora una lampada di stile retrò in un arredamento minimal, una poltrona che sembra discostarsi completamente come stile e come foggia dagli altri mobili…
Qualunque sembianza prenda l’elemento di disturbo è sempre un elemento inaspettato; ovvero un complemento che in quell’insieme non ti aspetteresti mai poi mai: è il cigno nero dell’arredamento.
Perché per me è così importante? Perché va a spezzare l’uniformità, crea caos e quindi calamita l’attenzione. Diventa, a colpo d’occhio, il dettaglio su cui si concentra lo sguardo e attorno a cui un intero arredo gravita e prende consistenza. In una parola “acquista importanza”.
Siete curiosi?
Mettetemi alla prova e scoprite quale elemento di disturbo potrei pensare per il vostro outdoor!